UrbanRents II - F.A.Q.
Una sezione per rispondere alle domande più frequenti in merito alla disciplina dei benefici fiscali previsti per l'investimento in quote di PMI innovative tramite crowdfunding nel 2025
Il riferimento normativo per la detrazione fiscale del 30% per gli investimenti in PMI innovative è la Legge 13 novembre 2024, n. 193 (“Disposizioni per il riordino e il potenziamento del sostegno alle imprese innovative”), che ha abrogato le precedenti previsioni
Possono beneficiare della detrazione le sole Persone fisiche residenti in Italia, che effettuano investimenti diretti o indiretti in PMI innovative
L’agevolazione consente di recuperare il 30% dell’importo investito sotto forma di credito d’imposta sull’IRPEF per persone fisiche.
Per esempio:
Se una persona fisica investe 10.000 euro in una campagna di crowdfunding immobiliare promossa da una PMI innovativa, potrà detrarre 3.000 euro dall’IRPEF dovuta.
Per accedere alla detrazione:
- L’investimento deve essere effettuato in una PMI innovativa regolarmente iscritta nella sezione speciale del Registro delle Imprese.
- L’investimento deve essere mantenuto per almeno 3 anni. In caso di vendita anticipata, si perde il beneficio fiscale e si deve restituire l’importo detratto.
- Il versamento deve avvenire tramite mezzi tracciabili (bonifico, carta di credito, ecc.).
- Le Persone fisiche possono investire fino a 1 milione di euro per anno fiscale (con una detrazione massima di 300.000 euro)
Conserva tutta la documentazione relativa all’investimento (contratti, ricevute di pagamento, certificazioni rilasciate dalla PMI innovativa).
Nel modello 730, dovrai:
– Compilare la sezione relativa alle “altre detrazioni”
– Indicare l’importo dell’investimento effettuato nella PMI innovativa.
– Inserire l’importo della detrazione spettante (30% dell’importo investito).
Se l’investimento supera l’IRPEF dovuta, potrai riportare l’eccedenza sui successivi periodi d’imposta (fino a 3 anni).
La spendibilità della detrazione scatta nell’anno fiscale in cui civilisticamente si individua l’avvenuto apporto nel capitale proprio della pmi innovativa. Nel caso della campagna UrbanRents II, la detrazionepotrà essere fruita con la dichiarazione fiscale riguardante il 2025, ovvero nel 2026.
La PMI innovativa deve:
- essere una piccola o media impresa (PMI) ai sensi della normativa europea (Raccomandazione 2003/361/CE):
– Piccole imprese: meno di 50 dipendenti e fatturato o bilancio annuo non superiore a 10 milioni di euro.
– Medie imprese: meno di 250 dipendenti e fatturato annuo inferiore a 50 milioni di euro, oppure bilancio annuo inferiore a 43 milioni di euro. - Essere una società di capitali (ad esempio, SRL, SPA, o società cooperativa), anche in forma di società consortile.
- Non essere quotata su mercati regolamentati, ma eventualmente ammessa su sistemi multilaterali di negoziazione (es. AIM Italia, ora Euronext Growth).
- soddisfare almeno uno dei seguenti criteri:
– Spese in ricerca, sviluppo e innovazione pari ad almeno il 3% del maggior valore tra fatturato e costo della produzione.
– Presenza di personale qualificato: almeno il 20% dei dipendenti o collaboratori deve essere in possesso di una laurea magistrale. Oppure almeno il 10% deve avere un dottorato di ricerca, essere dottorandi o ricercatori in discipline attinenti al business dell’impresa.
– La PMI deve essere proprietaria (o depositaria, o licenziataria) di almeno un brevetto, una licenza registrata, o altri titoli di proprietà intellettuale riguardanti invenzioni, software, modelli, o design industriali collegati alla sua attività.
La PMI innovativa deve:
- Essere iscritta nella sezione speciale del Registro delle Imprese dedicata alle PMI innovative.
- Aggiornare annualmente i dati relativi ai requisiti richiesti, pena la perdita dello status.
- Non essere in stato di liquidazione volontaria o sottoposta a procedure concorsuali.
Il documento attestante l’iscrizione dell’impresa Redestate Srl nel registro delle PMI innovative sarà disponibile tra la documentazione dell’Offerta al momento dell’avvio della sottoscrizione.
E’ inoltre possibile verificare l’iscrizione consultando la sezione speciale del Registro delle Imprese sul sito delle Camere di Commercio
Sì. La distribuzione di utili da parte della PMI innovativa non è vietata né incompatibile con l’agevolazione fiscale.
La normativa che regola le PMI innovative (come il Decreto Legge 179/2012) non prevede alcun divieto esplicito per la distribuzione di utili.
La distribuzione di utili da parte della PMI non influisce direttamente sulla detrazione fiscale, purchè la distribuzione avvenga nei limiti e in coerenza con le previsioni normative per il mantenimento dello status di PMI innovativa e l’investitore mantenga l’investimento per almeno 3 anni.
Se la PMI innovativa perde lo status speciale durante i 3 anni obbligatori, la detrazione fiscale viene revocata. Nel caso in cui intervengano eventi straordinari (fusioni, acquisizioni, cessioni d’azienda) non legati a comportamenti elusivi o cambi normativi che alterano i requisiti richiesti alla PMI innovativa, l’Agenzia può stabilire se la revoca è applicabile o se il beneficio può essere mantenuto
Se la partecipazione viene venduta o ceduta prima dei 3 anni previsti sarà necessario restituire l’importo dell’agevolazione già fruita.
L’Agenzia delle Entrate potrebbe applicare sanzioni o interessi in caso di mancata restituzione.
La PMI innovativa fornirà, tramite la piattaforma di crowdfunding, una certificazione attestante l’investimento effettuato e la sua ammissibilità per le detrazioni fiscali.
Tale certificazione andrà presentata al consulente fiscale o CAF per inserirla nella dichiarazione dei redditi.
Nel modello 730, dovrai:
– Compilare la sezione relativa alle “altre detrazioni”.
– Indicare l’importo dell’investimento effettuato nella PMI innovativa.
– Inserire l’importo della detrazione spettante (30% dell’importo investito).
Se l’investimento supera l’IRPEF dovuta, potrai riportare l’eccedenza sui successivi periodi d’imposta (fino a 3 anni).
Sì, la detrazione/deduzione è applicabile solo se hai un’imposta IRPEF da pagare.
Se il reddito imponibile è troppo basso e non genera IRPEF sufficiente, non sarà possibile sfruttare l’agevolazione nell’anno in corso. Tuttavia, è possibile utilizzare l’eccedenza nei tre anni successivi.
Se l’importo della detrazione supera l’IRPEF dovuta nell’anno in cui hai effettuato l’investimento, l’eccedenza potrà essere portata in detrazione fino ai 3 anni successivi.
Esempio: investimento di 10.000 euro con detrazione di 3.000 euro.
Se l’IRPEF dovuta per quell’anno è di 2.000 euro, i restanti 1.000 euro possono essere utilizzati nei tre anni successivi.
Gli investimenti devono essere effettuati in PMI innovative italiane, ma non ci sono restrizioni sul luogo di residenza dell’investitore. Anche gli investitori esteri, purchè con redditi imponibili in Italia, possono accedere alla detrazione.
No, la normativa italiana si applica solo alle PMI innovative italiane, iscritte nella sezione speciale del Registro delle Imprese.
Sì, puoi effettuare più investimenti in PMI innovative durante lo stesso anno fiscale e sommare le agevolazioni, fino al limite massimo consentito:
- 1 milione di euro per persone fisiche.
- 1,8 milioni di euro per persone giuridiche.
Sì. In una circolare, l’Agenzia delle Entrate chiarisce la fattispecie delle start-up innovative, il cui regime di agevolazione fiscale è assimilabile a quello delle PMI innovative: https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/documents/20143/0/Risposta_113_16.02.2021.pdf/4fbec1a4-6e41-a22a-b186-367f61d987b1
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