UrbanRents F.A.Q.

Una sezione per rispondere alle domande più frequenti in merito alla disciplina dei benefici fiscali previsti per l'investimento in quote di PMI innovative tramite crowdfunding

Il riferimento normativo per la detrazione fiscale del 30% per gli investimenti in PMI innovative è il Decreto Legge 18 ottobre 2012, n. 179, noto anche come Decreto Crescita 2.0, convertito con modificazioni dalla Legge 17 dicembre 2012, n. 221.

In particolare, la detrazione è disciplinata dall’articolo 29 del Decreto Crescita 2.0, successivamente modificato e integrato da altre normative, tra cui il Decreto Legislativo 14 settembre 2015, n. 147 e il Decreto Legge 19 maggio 2020, n. 34 (Decreto Rilancio).

Possono beneficiare della detrazione:

  • Persone fisiche residenti in Italia, che effettuano investimenti diretti o indiretti in PMI innovative.
  • Società soggette a IRES, che possono invece dedurre la stessa percentuale dal reddito imponibile.

L’agevolazione consente di recuperare il 30% dell’importo investito sotto forma di credito d’imposta sull’IRPEF per persone fisiche, o deduzione sull’IRES per le aziende.

Per esempio:

Se una persona fisica investe 10.000 euro in una campagna di crowdfunding immobiliare promossa da una PMI innovativa, potrà detrarre 3.000 euro dall’IRPEF dovuta.

Per accedere alla detrazione:

  • L’investimento deve essere effettuato in una PMI innovativa regolarmente iscritta nella sezione speciale del Registro delle Imprese.
  • L’investimento deve essere mantenuto per almeno 3 anni. In caso di vendita anticipata, si perde il beneficio fiscale e si deve restituire l’importo detratto.
  • Il versamento deve avvenire tramite mezzi tracciabili (bonifico, carta di credito, ecc.).
  • Persone fisiche: fino a 1 milione di euro per anno fiscale (con una detrazione massima di 300.000 euro).
  • Persone giuridiche: fino a 1,8 milioni di euro per anno fiscale (con una deduzione corrispondente).

Conserva tutta la documentazione relativa all’investimento (contratti, ricevute di pagamento, certificazioni rilasciate dalla PMI innovativa).

Per fruire dell’agevolazione fiscale, non è possibile utilizzare il modello 730 ma occorre compilare:

  • per le persone fisiche, il modello UNICO – Redditi Persone Fisiche: l’importo potrà essere riportato nel rigo RP80 del Modello Redditi PF per intero nell’anno di sostenimento oppure frazionato negli anni successivi, ma non oltre il terzo. L’importo indicato andrà poi riportato a detrazione del reddito totale del contribuente nel rigo RN21
  • per le persone giuridiche, il modello Redditi SC: l’importo dell’investimento andrà indicato nei righi da RS160 a RS162.

La spendibilità della detrazione/deduzione scatta nell’anno fiscale in cui civilisticamente si individua l’avvenuto apporto nel capitale proprio della startup o pmi innovativa, la cui prova documentale è la visura di evasione emessa dalla Camera di Commercio quando si deposita l’aumento di capitale al Registro delle imprese.

Nel caso della campagna UrbanRents, l’aumento di capitale sarà comunicato entro il 31 dicembre 2024, affinchè gli investitori possano utilizzare la detrazione/deduzione a partire dalla dichiarazione fiscale riguardante il 2024, la dichiarazione Redditi 2025.

La PMI innovativa deve:

  • essere una piccola o media impresa (PMI) ai sensi della normativa europea (Raccomandazione 2003/361/CE):
    – Piccole imprese: meno di 50 dipendenti e fatturato o bilancio annuo non superiore a 10 milioni di euro.
    – Medie imprese: meno di 250 dipendenti e fatturato annuo inferiore a 50 milioni di euro, oppure bilancio annuo inferiore a 43 milioni di euro.
  • Essere una società di capitali (ad esempio, SRL, SPA, o società cooperativa), anche in forma di società consortile.
  • Non essere quotata su mercati regolamentati, ma eventualmente ammessa su sistemi multilaterali di negoziazione (es. AIM Italia, ora Euronext Growth).
  • soddisfare almeno uno dei seguenti criteri:
    – Spese in ricerca, sviluppo e innovazione pari ad almeno il 3% del maggior valore tra fatturato e costo della produzione.
    – Presenza di personale qualificato: almeno il 20% dei dipendenti o collaboratori deve essere in possesso di una laurea magistrale. Oppure almeno il 10% deve avere un dottorato di ricerca, essere dottorandi o ricercatori in discipline attinenti al business dell’impresa.
    – La PMI deve essere proprietaria (o depositaria, o licenziataria) di almeno un brevetto, una licenza registrata, o altri titoli di proprietà intellettuale riguardanti invenzioni, software, modelli, o design industriali collegati alla sua attività.

La PMI innovativa deve:

  • Essere iscritta nella sezione speciale del Registro delle Imprese dedicata alle PMI innovative.
  • Aggiornare annualmente i dati relativi ai requisiti richiesti, pena la perdita dello status.
  • Non essere in stato di liquidazione volontaria o sottoposta a procedure concorsuali.

Il documento attestante l’iscrizione dell’impresa Redestate Srl nel registro delle PMI innovative sarà disponibile tra la documentazione dell’Offerta al momento dell’avvio della sottoscrizione. 

E’ inoltre possibile verificare l’iscrizione consultando la sezione speciale del Registro delle Imprese sul sito delle Camere di Commercio

Sì. La distribuzione di utili da parte della PMI innovativa non è vietata né incompatibile con l’agevolazione fiscale.
La normativa che regola le PMI innovative (come il Decreto Legge 179/2012) non prevede alcun divieto esplicito per la distribuzione di utili.
La distribuzione di utili da parte della PMI non influisce direttamente sulla detrazione fiscale, purchè la distribuzione avvenga nei limiti e in coerenza con le previsioni normative per il mantenimento dello status di PMI innovativa e l’investitore mantenga l’investimento per almeno 3 anni.

Se la PMI innovativa perde lo status speciale durante i 3 anni obbligatori, la detrazione fiscale viene revocata. Nel caso in cui  intervengano eventi straordinari (fusioni, acquisizioni, cessioni d’azienda) non legati a comportamenti elusivi o cambi normativi che alterano i requisiti richiesti alla PMI innovativa, l’Agenzia può stabilire se la revoca è applicabile o se il beneficio può essere mantenuto

Se la partecipazione viene venduta o ceduta prima dei 3 anni previsti sarà necessario restituire l’importo dell’agevolazione già fruita.
L’Agenzia delle Entrate potrebbe applicare sanzioni o interessi in caso di mancata restituzione.

La PMI innovativa fornirà, tramite la piattaforma di crowdfunding, una certificazione attestante l’investimentoeffettuato e la sua ammissibilità per le detrazioni fiscali.
Tale certificazione andrà presentata al consulente fiscale o CAF per inserirla nella dichiarazione dei redditi.

Per fruire dell’agevolazione detrazione fiscale occorre compilare:

  • per le persone fisiche, il modello UNICO – Redditi Persone Fisiche: l’importo potrà essere riportato nel rigo RP80 del Modello Redditi PF per intero nell’anno di sostenimento oppure frazionato negli anni successivi, ma non oltre il terzo. L’importo indicato andrà poi riportato a detrazione del reddito totale del contribuente nel rigo RN21
  • per le persone giuridiche, il modello Redditi SC: l’importo dell’investimento andrà indicato nei righi da RS160 a RS162.

Sì, la detrazione/deduzione è applicabile solo se hai un’imposta IRPEF/IRES da pagare.

Se il reddito imponibile è troppo basso e non genera IRPEF/IRES sufficiente, non sarà possibile sfruttare l’agevolazione nell’anno in corso. Tuttavia, è possibile utilizzare l’eccedenza nei tre anni successivi.

Se l’importo della detrazione supera l’IRPEF dovuta nell’anno in cui hai effettuato l’investimento, l’eccedenza potrà essere portata in detrazione fino ai 3 anni successivi.

Esempio: investimento di 10.000 euro con detrazione di 3.000 euro.

Se l’IRPEF dovuta per quell’anno è di 2.000 euro, i restanti 1.000 euro possono essere utilizzati nei tre anni successivi.

Gli investimenti devono essere effettuati in PMI innovative italiane, ma non ci sono restrizioni sul luogo di residenza dell’investitore. Anche gli investitori esteri, purchè con redditi imponibili in Italia, possono accedere alla detrazione.

No, la normativa italiana si applica solo alle PMI innovative italiane, iscritte nella sezione speciale del Registro delle Imprese. 

Sì, puoi effettuare più investimenti in PMI innovative durante lo stesso anno fiscale e sommare le agevolazioni, fino al limite massimo consentito:

  • 1 milione di euro per persone fisiche.
  • 1,8 milioni di euro per persone giuridiche.

Sì. In una circolare, l’Agenzia delle Entrate chiarisce la fattispecie delle start-up innovative, il cui regime di agevolazione fiscale è assimilabile a quello delle PMI innovative: https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/documents/20143/0/Risposta_113_16.02.2021.pdf/4fbec1a4-6e41-a22a-b186-367f61d987b1

Si ricorda che il PIR alternativo è uno strumento di risparmio applicabile alle sole persone fisiche

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