Il PIR Alternativo è una forma evoluta di Piano Individuale di Risparmio introdotta dal governo italiano con il Decreto Rilancio del 2020 per incentivare gli investimenti, sia in capitale che in debito, nell’economia reale italiana.
I PIR alternativi sono uno strumento ancora poco conosciuto ma in grado di offrire vantaggi fiscali notevoli per chi investe in private assets, come azioni di Spa, quote di Srl, fondi di private equity e strumenti di debito o ibridi.
Questa tipologia di PIR può essere sottoscritta da persone fisiche residenti in Italia. E’ uno strumento rivolto ad investitori che desiderano supportare attivamente il tessuto imprenditoriale italiano, investendo in strumenti più dinamici e complessi rispetto ai PIR tradizionali, con l’obiettivo di ottenere rendimenti potenzialmente superiori grazie al coinvolgimento in asset meno liquidi e più innovativi.
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I vantaggi fiscali del PIR alternativo
Uno dei principali benefici dei PIR Alternativi è il regime fiscale favorevole: se l’investimento viene mantenuto per almeno 5 anni, si ha diritto all’esenzione totale dalle imposte sui capital gain (attualmente al 26% sugli altri strumenti finanziari). Inoltre, gli investimenti inseriti in un PIR Alternativo non sono soggetti all’imposta di successione, rendendoli particolarmente attraenti per chi intende pianificare il proprio patrimonio a lungo termine.
Requisiti degli investimenti e massimali
Il primo e più stringente requisito per la costituzione di un PIR alternativo è di ordine temporale: per conseguire il vantaggio fiscale, l’investimento deve avere un orizzonte temporale di almeno 5 anni. Se gli strumenti finanziari che fanno parte del PIR alternativo vengono ceduti/liquidati prima di questo periodo, a meno che non venga effettuato il reinvestimento entro 90 giorni alle medesime condizioni, i benefici fiscali vengono persi e l’investitore sarà soggetto alla tassazione ordinaria.
Per poter applicare il regime di esenzione dei PIR Alternativi occorre rispettare alcuni parametri:
- Limiti di investimento: il plafond annuo conferibile in un PIR alternativo è pari a 300 mila euro, per un massimo di 1,5 milioni di euro nell’arco di 5 anni
- Vincoli di composizione: almeno il 70% del portafoglio deve essere investito in strumenti qualificati, la cosiddetta quota obbligatoria, che comprende strumenti quotati e non, emessi da imprese residenti in Italia, Stati UE o SEE, purché abbiano stabile organizzazione in Italia (es. azioni di SpA, quote di Srl, c.d. mini-bond quotati e non ). La restante quota del 30%, detta quota libera, può essere investita in emittenti non italiani.
- Vincoli di concentrazione: non è possibile investire sullo stesso strumento più del 20% del portafoglio. In ogni caso, non possono essere inserite nel PIR partecipazioni qualificate (>20%) considerando anche i voti spettanti ai familiari, e strumenti i cui proventi non sono tassati a titolo definitivo.
L’opportunità del crowdfunding immobiliare nel PIR Alternativo
Gli investimenti in operazioni di crowdfunding immobiliare, realizzando una partecipazione in quote di Srl, possono essere inseriti all’interno di un PIR alternativo, purchè si tratti di imprese con sede sul territorio nazionale. Possono essere detenuti solo strumenti finanziari i cui proventi sono tassati a titolo definitivo (ritenuta alla fonte/imposta sostitutiva).
Integrare il crowdfunding immobiliare nel proprio PIR Alternativo offre una serie di vantaggi:
- Diversificazione: il real estate è un settore di investimento non correlato ad altri mercati finanziari, come azioni o obbligazioni. Partecipare a progetti immobiliari tramite crowdfunding offre l’opportunità di ottenere rendimenti potenzialmente elevati, riducendo il rischio complessivo del portafoglio. Il crowdfunding stesso, per sua natura, permette un ulteriore livello di diversificazione, in quanto rende possibile accedere al mercato degli investimenti immobiliari con ticket flessibili, senza disporre di grandi capitali.
- Rendimenti competitivi: gli investimenti immobiliari attraverso il crowdfunding possono offrire rendimenti interessanti rispetto ad altre forme di investimento, specialmente nel lungo termine. Sebbene esistano rischi, la combinazione di un portafoglio ben diversificato all’interno del PIR Alternativo può agire da elemento di mitigazione.
- Sostegno all’economia reale: investendo in progetti immobiliari, soprattutto in Italia, si contribuisce ad efficientare il patrimonio immobiliare nazionale, favorendo la riqualificazione urbana e lo sviluppo sostenibile.
Simulazione dei benefici fiscali di un PIR alternativo
Di seguito sono rappresentati graficamente i potenziali benefici in termini di esenzione dall’imposta sui capital gain. L’esempio considera un investimento iniziale di 50 mila euro, mantenuto per 5 anni all’interno di un PIR alternativo ad un rendimento lordo costante del 14,67% (ROI medio conseguito dalle operazioni proposte sul portale UpsideTown nel 2023). Non sono inclusi i costi per l’apertura e il mantenimento del mandato PIR.
Come costituire un PIR alternativo
Per costituire un PIR Alternativo è necessario aprire un mandato con una società fiduciaria, che viene incaricata di gestire dal punto di vista fiscale il portafoglio PIR, mentre è rimessa al risparmiatore l’individuazione degli strumenti finanziari da inserire nel portafoglio.
UpsideTown sta preparando, in collaborazione con una Fiduciaria, una serie di iniziative per supportare gli investitori che vogliano approfondire l’opportunità del PIR alternativo e/o costituirne uno in cui veicolare anche gli investimenti in progetti di crowdfunding immobiliare effettuati sulla piattaforma.
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